Il promontorio del Gargano, esteso complessivamente su circa
200.000 ha, è terra di confine tra oriente ed occidente.
L’isola biologica come viene spesso chiamato, circondato
per due terzi dal Mare Adriatico, ha subito un isolamento
biogeografico riscontrabile nell’eccezionale biodiversità
e ricchezza di specie vegetali e animali.
Su un'area che rappresenta lo 0.7% del territorio nazionale
sono presenti circa il 35% delle specie vegetali italiane
(2500), si riproducono 172 specie di uccelli (il 69% delle
specie italiane), vegetano circa 85 diverse specie e varietà
di orchidee selvatiche.
Boschi e macchia mediterranea ricoprono ancora il 18% circa
della superficie agricolo-forestale del Gargano, contro
il 5% circa della Puglia.
La presenza di vaste estensioni di foreste, anche molto
diverse fra loro, permette di ospitare una fauna molto ricca
anche di specie rare. Fra tutte il capriolo garganico che
per l’isolamento geografico conserva caratteristiche uniche
risalenti all’antico ceppo che popolava i boschi italiani.
Rispetto al resto della penisola, il Gargano si presenta
come una montagna a se stante che verso oriente sprofonda
ripida nel mare con le sue pareti di calcare e verso nord,
con le due lagune di Lesina e Varano, crea un interregno
tra terra e mare.
Il profilo del rilievo non è accentuato, ma la geomorfologia
è tutt’altro che piatta a causa del Carsismo che si concretizza
in una moltitudini di valli incise, profondi inghiottitoi
e numerose grotte, luogo privilegiato di tutti i miti.
Nella grotta Paglicci nei pressi di Rignano Garganico sono
stati trovati resti umani ed animali, utensili e pitture
rupestri risalenti al paleolitico. Intorno alle grotte si
sono intrecciati i miti dell'oracolo Calcante e di Podalirio,
sfociati poi nella devozione verso quell' Arcangelo Michele,
che proprio in una grotta ha il suo santuario.
Sempre nelle grotte si ritrovano le necropoli paleocristiane
di Merino e Monte Pucci; mentre centinaia di grotte marine
dalle forme e nomi più bizzarri, punteggiano la costa da
Nord a Sud, contornate da faraglioni ed archi naturali.
Ma la Montagna del Sole è anche storia di uomini, di antiche
battaglie e di miti e leggende che da quasi vent’anni sono
preservate in uno dei Parchi nazionali più visitati d’Italia,
luogo ideale per le escursioni in Puglia da vivere tutto
l’anno.